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Svelato uno dei misteri dietro la costruzione delle piramidi

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di Paolo Centofanti  -  17/05/2024 12:24 0

Tramite rilevazioni satellitari è stato scoperto un ramo del Nilo sepolto sotto la sabbia del deserto, che 4000 anni fa collegava tutti i luoghi dove sono state costruite oltre 30 piramidi dell'Antico Egitto.

Un tassello dietro il mistero della costruzione delle piramidi dell'antico Egitto è stato risolto grazie ad una campagna di indagini radar via satellite e sul posto. Ricercatori dell'University of North Carolina Wilmington hanno infatti scoperto un imponente ramo del Nilo che anticamente scorreva in prossimità proprio dell'odierna striscia di deserto in cui sorgono 31 piramidi costruite tra il 2686 e il 1649 aC, incluse quelle della piana di Giza.

Che le piramidi fossero state costruite con l'ausilio di vie d'acqua era sempre stata una delle ipotesi più accreditate, perché diversi studi portano a credere che in passato il Nilo avesse una portata decisamente maggiore, con molti più rami, ma fino ad oggi non vi erano evidenze conclusive. "La nostra ricerca offre la prima mappa su larga scala di uno degli antichi rami del Nilo, che lo collega con i più grandi campi di Piramidi d'Egitto" spiega Eman Ghoneim, la ricercatrice che ha firmato lo studio, pubblicato su Communications Earth & Environment. La ricerca ha scoperto i resti di quello che era un ramo de Nilo lungo 64 km, con un larghezza variabile tra i 200 e i 700 metri, situato tra i 2,5 e i 10,25 km a ovest dell'attuale corso del Nilo, che si snodava dalle piramidi di Lisht nel sud, fino alla piana di Giza.

I resti del fiume sono invisibili nelle immagini satellitari in banda ottica, ma diversi tratti sono stati rilevati grazie alla combinazione di dati ottenuti tramite il radar ad apertura sintetica del satellite TanDEM-X, dati dei satelliti Landsat 8, Sentinal-1 e Sentinal-2, utilizzo sul posto di radar in grado di penetrare il terreno e con successive indagini tramite tomografia elettromagnetica, nonché carotaggi dei sedimenti delle aree individuate. Alcuni tratti del ramo scomparso coincidono con l'attuale canale Bahr el-Libeini e i resti di un canale abbandonato presente su vecchie mappe topografiche, che conterrebbero indicazioni anche di altri canali abbandonati, che traccerebbero la progressiva migrazione del corso del fiume verso est. In particolare, l'attuale lago di Dahshur, secondo i ricercatori, rappresenterebbe l'unica traccia esistente ancora visibile dell'antico ramo del Nilo oggi scomparso.

Il tracciato dell'antico ramo del Nilo, ribattezzato dai ricercatori Ahramat, "ramo delle piramidi", sarebbe perfettamente allineato con le diverse strutture monumentali che circondano le piramidi. Molte delle antiche strade rialzate che portano alle piramidi risultano perpendicolari al corso dell'Ahramat, arrivando fino alle sue rive, il che lascia presupporre che fungessero da banchine sul corso d'acqua. I ricercatori hanno anche individuato la presenza di canali tributari ormai sepolti che immettevano nel fiume. Tutto lascia supporre quindi che nell'antichità l'Ahramat fosse un'importante via d'acqua che collegava i principali centri dell'antico Egitto, utilizzata per gli spostamenti di uomini e materiali per la costruzione dei vari complessi monumentali della regione, che si affacciavano direttamente sul fiume.

La migrazione verso est del ramo e la sua successiva scomparsa sono attribuite a molteplici fattori dai ricercatori: lo spostamento verso nordest del delta del Nilo a causa dell'attività tettonica potrebbe aver contribuito, così come l'avanzata della sabbia proveniente dall'altopiano del deserto occidentale dell'Egitto, facilitata da un periodo di forte siccità che ha colpito la regione a cominciare da circa 4200 anni fa, che avrebbe portato all'accumulo di sedimenti e alla progressiva riduzione di portata del fiume.

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